Casa della Musica
26 maggio 2023 ore 20.45
Dall’Academiuta a El Critoleo del corpo fracassao.
Da Pasolini a Biagio Marin:
la purezza delle lingue madri per un canto universale
Interventi:
Ivan Crico, percorso poetico e lettura
Pericle Camuffo, lettura
Ensemble Fadiesis, interludi musicali
Il progetto esplora il rapporto tra due concetti quasi inestricabili nel pensiero pasoliniano: purezza ed eresia.
Lo fa accompagnandoci idealmente e fisicamente in territori legati alla vita e all’opera del più prolifico, versatile e controverso intellettuale e artista italiano del Novecento.
La purezza ricercata da Pasolini è quella che promana dal mondo contadino della sua giovinezza, non ancora falsificato dalla globalizzazione consumistica, e trova viva espressione nelle "Poesie di Casarsa", scritte nel friulano materno, fuori dei cerchi dell’omologazione linguistica e culturale. Questo spunto dialettale è l’inizio di un viaggio poetico-musicale dal Friuli Occidentale alla luce della Bassa, che ci conduce verso altre purezze: quella ancestrale della Laguna di Grado, scelta per il set del film "Medea", e soprattutto quella della poesia dell’amico Biagio Marin, capace di elevare il dialetto graesan a vette universali.
L’eresia, la seconda fonte d’ispirazione di questo progetto, è una “attitudine” praticata e teorizzata da Pasolini, come testimonia la raccolta di saggi "Empirismo eretico" del 1972. Per sviluppare questo tema si sono scelti due punti di vista: il primo è lo sguardo artistico de "Il Vangelo secondo Matteo" in cui, sullo sfondo di una Matera arcaica e rurale, emerge una figura pura ma al contempo eretica, un Cristo rivoluzionario e agitatore. Il secondo è l’anticonformismo politico dello stesso Pasolini, che contesta il potere imperante democristiano, l’ideologia capitalistica dello sviluppo, ma anche le ipocrisie borghesi del ’68 e i conformismi della sinistra. Alla luce di questa complessa, contradditoria, scomoda personalità, il percorso del progetto ci porta a un evento culturale memorabile del secondo Novecento, che non ha beneficiato del contributo di pensiero di Pier Paolo Pasolini.
Nel 1966, a Gorizia, il I Incontro Culturale Mitteleuropeo dedicato alla poesia e presieduto dall’amico Biagio Marin, fa affluire nel capoluogo isontino alcuni tra i più importanti poeti, scrittori, intellettuali europei: da Italia, Austria, Germania Ovest, Jugoslavia, Ungheria, Repubblica Ceca. Un momento eretico, coraggioso, controcorrente, che scavalca la “cortina di ferro” nel pesante clima da guerra fredda di quegli anni.
Con la collaborazione dell’Istituto per gli Incontri Culturali Mitteleuropei di Gorizia.
Ingresso libero.
Documenti allegati
locandina
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Ultima modifica il 19/05/2023