Gent.le Sindaco, Le volevo sottoporre una questione a mio avviso importante, ovvero il problema dell'immenso traffico generato dai camion che trasportano le brame dal porto di monfalcone alla Zona industriale di San Giorgio di Nogaro. Questi mezzi pesanti, oltre a creare fortissimi disagi alla circolazione (a volte capita di trovarne 3 incolonnati e superarli diventa impossibile), stanno rovinando, col loro peso (che spesso credo sia anche oltre il consentito) tutte le strade che percorrono (comprese quelle della nostra cittadina, in particolare in prossimità dei semafori dove sostano - Via Gorizia e Rotonde). Non è possibile bloccare, come hanno proposto altri comuni, il traffico di questi mezzi e costringerli (come sarebbe più logico e rapido per loro), a prendere l'autostrada monfalcone/porpetto? Qualcosa si può fare sicuramente. Un saluto
Caro sig. Degano,Le allego la risposta predisposta dal nostro Consigliere Delegato Bergantin. Buongiorno signor Alessandro, da diversi mesi il problema del trasporto bramme è stato affrontato in prima persona dall’amministrazione comunale e cercherò di sintetizzarLe i vari passaggi succedutisi. Il problema, innanzitutto, è nato da circa un anno e mezzo, in quanto sino ad allora le bramme erano trasportate via chiatte attraverso il mare. Terminati i finanziamenti europei, che permettevano l’abbattimento dei costi abbastanza elevati, si è dovuto ricorrere al trasporto via gomma in quanto unico comparto pronto a sostenere anche economicamente questo importante traffico, traffico basilare per uno dei pochi settori che sta tenacemente difendendosi dalla morsa della crisi economica e cioè i laminatoi di San Giorgio di Nogaro. Al tempo stesso, però, un vero e proprio esercito di camion, circa 140 al giorno si sono riversati sulla regionale 14, creando disagi e pericoli nei territori coinvolti. Già il 18 marzo scorso le varie amministrazioni comunali hanno presentato le loro forti preoccupazioni all’allora Amministrazione Tondo proponendo soluzioni alternative e ricevendo qualche timida risposta circa l’adeguamento della linea ferroviaria Monfalcone - San Giorgio, situazione dai più auspicata, e non attuabile a causa di un paio di ponti nel Sangiorgino non atti a sopportare il peso di un convoglio dedicato al trasporto di bramme (una bramma pesa circa 34 tonnellate!). Le Amministrazioni coinvolte hanno poi prodotto un comunicato stampa nel quale sottolineavano la pericolosità della situazione minacciando il divieto di transito per tali mezzi nei vari territori comunali e auspicando che gli stessi fossero spinti all’utilizzo dell’Autostrada (invero i costi per gli autotrasportatori in questo caso sarebbero decisamente elevati) nell’attesa che la linea ferroviaria fosse adeguata o che fosse ripristinato il trasporto via mare. Al tempo stesso abbiamo fortemente sollecitato la Regione a valutare seriamente la possibilità di un aiuto economico affinché gli stessi costi autostradali potessero essere abbattuti attraverso un intervento politico su Autovie Venete. Al tempo stesso i nostri vigili urbani sono stati ancor più sensibilizzati alla verifica del rispetto delle norme da parte di questi Trasporti Eccezionali e, Le assicuro, che al di là di qualche piccola infrazione, i mezzi sono a posto, sia come peso e sia come autorizzazioni. La situazione rimane estremamene delicata perché se da un lato dobbiamo salvaguardare il territorio e le popolazioni coinvolte, dall’altro non dobbiamo e non possiamo assolutamente danneggiare realtà industriali che riescono a sopravvivere e a fornire lavoro in tempi non certo fortunati… Da parte nostra continua incessante il pressing, oramai quotidiano, sulla Regione e sul neo assessore alla viabilità affinché prenda direttamente in mano la questione e si ponga definitivamente rimedio ad una situazione che si fa sempre più insostenibile e che, se non sarà risolta a breve, costringerà questa amministrazione a porre in essere anche duri provvedimenti di limitazione del traffico. Nicola Bergantin Coordinatore Osservatorio sulle Politiche del Trasporto
Cordiali saluti. Il Sindaco.
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